DORMIRE A 3.000 METRI s.l.m. - Cosa vedere

Lago Bianco e Lago Nero

Lago Bianco e Lago Nero

Tirano

Tirano

 

DORMIRE A 3.000 METRI s.l.m. - CODICE ISPIRAZIONE DI VIAGGIO: CD4CHS556

A Miralago,  adiacente al Lago di Poschiavo, potrete percorrere a piedi la via ciclabile-pedonabile che lo costeggia e scorre accanto alla ferrovia. Questo tratto di ferrovia rappresenta la vecchia carrozzabile sulla quale si muovevano un tempo le carrozze trainate dai cavalli. Il percorso a piedi è piacevole e si impiega circa una quarantina di minuti per giungere alla successiva fermata di Le Prese, da dove si può riprendere il trenino per proseguire il viaggio. Dalla stazione di Le Prese, arriverete nella Valle di Poschiavo, dove si trova l’officina meccanica del Bernina. Qui, ogni notte, i treni vengono controllati affinché possano circolare il giorno seguente senza problemi e in sicurezza. La stazione di Alp Grüm si trova a 2091 metri di altitudine ed è una tappa perfetta dal punto di vista fotografico grazie a un incantevole panorama sul ghiacciaio Vad da Palü e sui relativi laghi. Dalla banchina partono alcuni sentieri, diretti al ghiacciaio, al lago Palü e a Ospizio Bernina. Qui troverete un ristorante, nel classico stile alpino, pronto a deliziarvi con piatti della tradizione montanara. Dopo Alp Grüm, continua la salita fino al punto più alto della tratta ferroviaria del Bernina e la stazione più alta d’Europa, ovvero Ospizio Bernina, a 2253 metri sul livello del mare. Questa stazione è incastonata tra il Lago Bianco e il Lago Nero. Il Lago Bianco, a sua volta, è racchiuso tra due maestosi ghiacciai quale il Diavolezza e il Cambrena. Una sorta di matrioska fatta di neve, ghiaccio e meraviglia. Questo lago artificiale ha una caratteristica che lo rende unico, il fatto di dare vita sia a fiumi che sfociano nel Mar Mediterraneo che nel Mar Nero. Da Ospizio Bernina partono molti sentieri trekking, alcuni dei quali in direzione delle successive fermate del trenino. Quella del ghiacciaio del Morteratsch é una delle tappe che vi farà respirare aria fresca e pulita. La leggenda narra che su questo ghiacciaio, una giovane fanciulla di nome Teresa, tanto bella da essere chiamata “la rosa della montagna”, aveva fatto innamorare Eratsch. Ma il loro amore era ostacolato dalle famiglie, in contrasto per questioni sul possesso di alcuni terreni, e dal destino che porta il ragazzo a combattere  lontano dalla sua amata e dalla sua terra. Teresa, disperata per la lontananza, cadde in depressione e morì dal dolore. Una volta tornato Eratsch, venuto a conoscenza della triste notizia, fuggì sulle montagne per raggiungere la roccia Isla Persa e gettarsi nel vuoto. Da qui in poi, la terra cominciò a coprirsi di uno strato di ghiaccio proprio fino al punto da cui si gettò il giovane. In realtà, il ghiacciaio infatti, in passato, arrivava fino alla fermata del trenino. Oggi invece, di fronte alla stazione di Morteratsch, comincia un sentiero pianeggiante che porta al ghiacciaio. Lungo il sentiero vi sono cartelli che indicano l’arretramento del ghiacciaio dal 1900 a oggi, con una scansione di dieci anni. Nei primi quarant’anni del Novecento il ghiacciaio si è ritirato di 520 metri fino ai 1870 nell’anno 2000. Si intuisce bene la rapidità dello scioglimento del ghiacciaio e si tocca con mano il riscaldamento globale. La tappa del Morteratsch è una vera e propria lezione di vita.